Ho sempre pensato che l’unica Longobarda che potesse salire agli onori della cronaca, era la squadra guidata dal mitico Oronzo Canà (al secolo, Lino Banfi) in quel film che ha segnato più generazioni di amanti del calcio e dei film trash italiani, ossia la mitica pellicola “L’allenatore nel Pallone”. Ho sempre pensato, inoltre, che nei campi dilettantistici, gli arbitri erano sempre e solo a rischio botte, mai in grado (anche per via di una certa inferiorità numerica…) di poter aver reazioni scomposte, anche in situazioni estremamente pericolose. Mi sbagliavo. E’ bastato, infatti, un episodio capitato domenica scorsa a Giussano (riportato dal sito lariosport.it), per ribaltare queste due convinzioni. Il dopo partita di Longobarda – Cadorago, match del campionato lombardo di seconda categoria, infatti, è stato alquanto movimentato.
Dopo una gara che ha visto gli ospiti vincere per 2-0, con la Longobarda rimasta addirittura rimasta in 8 per l’espulsione di 3 giocatori, l’ex presidente dei padroni di casa, il quarantenne Giovanni Galbusera (nella foto), ha manifestato tutto il suo disappunto al direttore di gara, gridandogli la frase “complimenti, sei riuscito a rovinare la partita!!”. Non l’avesse mai fatto. L’arbitro, il quarantatreenne Giuseppe Veltri, è sceso dalla sua jeep nera ed ha assestato due pugni al volto dell’ex patron della Longobarda, che è finito a terra privo di sensi. Poi il direttore di gara è ritornato a bordo della sua macchina, allontanandosi alla volta di Saronno, dove ha sporto denuncia nei confronti di Giovanni Galbusera per ingiurie. Oltre al danno, quindi, anche la beffa nei confronti dell’ex presidente della Longobarda, che, dopo i due pugni ricevuti, ha riportato la lesione del timpano. Dovrebbe cavarsela con 20-40 giorni di prognosi. E’ probabile che adesso l’arbitro si becchi una denuncia per omissione di soccorso ed è attesa, inoltre, una decisione da parte dell’AIA di Saronno nei confronti dell’arbitro che , ovviamente, rischia di stare per molti mesi lontano dai campi di calcio. Che altro dire, è chiaro che gli arbitri vivono costantemente una situazione di pericolo nei campi dilettantistici; spesso e volentieri, poi, il pericolo finisce per concretizzarsi in una vera e propria aggressione fisica. In questo caso, però, il signor Veltri poteva tranquillamente far finta di non aver sentito la frase proferita dall’ex numero uno della Longobarda ed evitare, di conseguenza, un comportamento così pericoloso. Di certo, se attraverso questo atteggiamento, l’arbitro voleva capire se era tagliato per un altro tipo di sport, beh… un futuro nel mondo della boxe a questo punto non può negarglielo nessuno…
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