Ritorno ad aggiornare il blog parlando di una bella storia accaduta in Calabria. A Colosimi, paese di poco più di mille anime situato nella Sila piccola, l’omonima squadra di calcio che milita nel campionato di prima categoria, ha letteralmente adottato un ragazzo di diciannove anni, Coulibaly Tiemoko, proveniente dalla Costa D’Avorio, integrandolo nella rosa della prima squadra. La storia di Tiemoko ricorda quella drammatica di molte altre persone che fuggono dai loro paesi con la speranza di trovare, in Italia, un futuro migliore. Coulibaly, infatti, è arrivato in Calabria con una carretta del mare. Durante questo viaggio della speranza, l’esistenza di Tiemoko è stata segnata da un evento tragico. Il diciannovenne ivoriano, infatti, ha perso il padre, annegato durante la traversata del Mediterraneo.
Una volta arrivato in Italia, Coulibaly è stato ricoverato presso il centro di accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Regolarizzato all’inizio dell’anno, il ragazzo è stato notato da un dirigente sportivo che lo ha segnalato ai vertici del Colosimi. La società silana non ha perso tempo a tesserarlo, impegnandosi, inoltre, a cercargli un’abitazione e, soprattutto, un lavoro, con l’aiuto degli abitanti di Colosimi. Non solo, il resto della rosa ha deciso di devolvere una parte dei rimborsi spese al giovane calciatore della Costa d’Avorio. Nell’attesa di riuscire a portare a compimento la totale integrazione di Coulibaly nella realtà di Colosimi, la società sta organizzando una serie di partite amichevoli, al fine di raccogliere dei fondi da devolvere al giovane ivoriano. In attesa che questa storia possa giungere ad un definitivo lieto fine, è sempre bello constatare come, in alcune circostante, il calcio possa essere un ottimo veicolo per facilitare l’integrazione degli immigrati nel nostro paese.
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