Mi scuso con i tantissimi (?) appassionati di questo blog per la latitanza nell’ultima settimana, ma il richiamo della Calabria e del conseguente fancazzismo dilagante, non mi ha permesso di aggiornare l’amato spazio web dedicato al calcio dilettantistico. Riprendo a scrivere sul blog, partendo da un episodio di settimana scorsa, che ha fatto tanto discutere i media umbri e trattato anche dal sempre aggiornato sito web settecalcio.it. Settimana scorsa, infatti, è arrivata la stangata nei confronti del Real Montecchio, ben 15 punti di penalizzazione! C’è un però a fare da contorno ad un fatto che, a ben vedere, assume i contorni della farsa … Le motivazioni che hanno portato alla punizione della squadra umbra sono legati a degli episodi che risalgono addirittura a due anni fa e, nel frattempo, il Real Montecchio non esiste più. Andiamo con ordine: durante la stagione 2008/09 viene messa in discussione la posizione del calciatore Harley Bernardi, all’epoca, appunto, giocatore del Real Montecchio. I sospetti erano legati alla documentazione presentata per il tesseramento del giocatore. Qui entra in gioco la giustizia sportiva che, in questa circostanza, ha bisogno di tempi più o meno biblici prima di emettere la sentenza, nonostante lo stesso Bernardi avesse, in seguito, denunciato delle irregolarità in merito al suo tesseramento.
Il verdetto, infatti, arriva con ben due anni di ritardo e porta alla penalizzazione di 15 punti per il Real Montecchio (l’accusa è di tesseramento irregolare, passaporto falso e documenti di identificazione senza firme) e la squalifica per alcuni (ex) dirigenti della squadra umbra e per il calciatore coinvolto nella vicenda. Nel frattempo, però, il Real Montecchio non esiste più. La squadra è sparita nella scorsa estate, dalle sue ceneri è nato il GM10, squadra di Guardea che gioca, però, a Montecchio e con un numero di matricola diverso da quella della “defunta” Real Montecchio e, di conseguenza, immune da qualsiasi tipo di squalifica.
La lentezza della giustizia sportiva umbra (per una volta paragonabile alla giustizia tradizionale), ha, di fatto, finito con il falsare il campionato di Promozione umbro 2008/09. Qualora la sentenza fosse arrivata in maniera tempestiva, il Real Montecchio sarebbe retrocesso in Prima categoria, consentendo a qualche altra compagine che ha agito nella legalità, di mantenere la permanenza nella Promozione umbra. Invece chi ne esce quantomeno ridicolizzata dall’intera vicenda è la FIGC umbra e la relativa giustizia sportiva, ha emesso una sentenza che, ormai, ha un valore quasi nullo. Di certo, in questo caso, i vertici del calcio dilettantistico umbro non potranno ricorrere al vecchio detto: “meglio tardi che mai”…
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