martedì 23 novembre 2010

Squadra intera colpita dal Daspo. In Umbria tecnico esonerato tramite sms

Fino ad ora, ero abituato a riportare nel blog delle risse che vedevano coinvolti giusto qualche calciatore e/o qualche dirigente delle due squadre presenti in campo. Ma quello che è successo alla periferia di Bologna un mese fa e che ha portato il questore della città felsinea, Luigi Merolla, ad emettere 19 Daspo (divieto di accedere a manifestazioni sportive), dimostra che il livello di violenza nelle serie minori o, peggio ancora, nei tornei amatoriali, sta raggiungendo dei picchi ragguardevoli. I fatti risalgono al 4 ottobre, quando, durante l’incontro del campionato amatoriale UISP (Unione italiana sport per tutti) tra Atc Dozza e Balcanico Romané (girone B), dopo un secondo cartellino giallo estratto dall’arbitro ai danni di un calciatore del Romané, in campo scoppia una vera e propria rissa. Gli atleti del Romané, in quel frangente, accerchiano l’arbitro, con conseguenti insulti e spintoni al direttore di gara. La zuffa si allarga, visto che dagli spalti scendono in campo alcuni pseudo tifosi a dare manforte ai giocatori del Romané. Rimangono coinvolti anche alcuni calciatori dell’Atc Dozza che subiscono l’aggressione degli atleti e dei tifosi avversari. Il bilancio è il seguente: partita sospesa mentre il risultato era di 3-3 e quattro persone all’ospedale con ematomi, fratture e lesioni varie, con prognosi che variano dai 10 ai 15 giorni.  All’arrivo dei carabinieri, i giocatori del Balcanico Romané si erano già dileguati, ma nella concitazione del momento, hanno dimenticato nello spogliatoio le loro tessere UISP che ha permesso alle forze dell’ordine di identificarli. E’ scattata così la radiazione dal campionato UISP del Balcanico Romané e, soprattutto, la decisione da parte del questore di Bologna, di vietare a 19  persone (15 serbi, un albanese, un marocchino e due italiani) l’ accesso ai luoghi (In Italia ed all’estero) dove su svolgeranno tutte le manifestazioni sportive di calcio di qualsiasi categoria, organizzate dalle federazioni sportive e dagli enti riconosciuti dal Coni, per una durata variabile dai due ad i tre anni.
Episodio curioso, invece, in Umbria ed a documentarlo è sempre l’aggiornato sito settecalcio.it (qui l’articolo completo). Dopo la sesta sconfitta consecutiva maturata dal Preci, squadra che milita in terza categoria, i dirigenti, venuti a conoscenza del risultato, decidono di sollevare dall’incarico mister Gianluca Frappini. La decisione, però, viene comunicata al diretto interessato tramite uno stringato messaggio, in cui, comunque, si ringrazia Frappini per il lavoro svolto nell’anno e mezzo di militanza sulla panchina del Preci. Dispiace per il modo in cui è stato cacciato il povero Frappini, ma si sa, i tempi cambiano, il calcio si evolve ed anche le tecniche per esonerare gli allenatori delle squadre di calcio subiscono dei mutamenti…

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