sabato 16 ottobre 2010

Mani al collo dell’arbitro: 44 mesi di squalifica a Pisani. Crescenzi imita Di Canio.

Due gesti completamente diversi sono accaduti, domenica scorsa, nei campi dilettantistici italiani. Nel campionato di seconda categoria toscana, girone A, Nicola Pisani, capitano della Marinese, squadra di Marina di Pisa, ha minacciato l’arbitro prendendolo per il collo al termine dell’incontro tra la Marinese appunto, e la Pallenorese. L’insano gesto è costato a capitan Pisani la squalifica fino al 14 giugno del 2014. Ora, visto che i capitani, solitamente, devono dare il buon esempio, spero vivamente che questo tipo di episodio non venga ripetuto da qualche altro suo compagno di squadra…Diametralmente opposto, invece, quello che è accaduto nelle Marche, nel campionato di terza categoria, girone P. Come riporta la testata online quelliche.net, all’87’ minuto di gioco dell’incontro tra Vigor Picena e Sporting Trosino, con gli ospiti in vantaggio per 2-1, Paolo Crescenzi, da tre anni nelle fila dello Sporting Trosino, a tu per tu con il portiere evita di tirare in porta, in quanto un avversario era finito a terra dopo un contrasto di gioco con il calciatore ospite Marozzi. Gesti del genere dimostrano, per fortuna, che i campi dilettantistici non sono solo botte, risse e rincorse selvagge nei confronti dei direttori di gara.

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